AGOSTO
2014: IL NOSTRO VIAGGIO IN AFRICA … ANCORA UNA VOLTA ABBIAMO GUARDATO IL CUORE,
ASCOLTATO I SILENZI, ACCORCIATO LE DISTANZE …
Ancora una volta abbiamo inaugurato i nostri
risvegli con lo sguardo verso questi bambini e idealmente verso tutti i bambini delle periferie del mondo che
vivono realtà molto diverse dalla nostra. Così abbiamo dato un senso alle
nostre giornate … lontano, qui in Congo! Anche quest’anno ce l’abbiamo fatta! I bambini ed i ragazzi (alcuni sono adolescenti) aspettavano
con gioia il nostro arrivo, forse per sentirsi una volta tanto protagonisti in un mondo che percepiscono
distante anni luce dal nostro, per una volta protagonisti di una vita sempre uguale, illuminata, purtroppo solo per brevi istanti, dalla speranza che nel futuro qualcosa potrà
cambiare …
Quest’anno eravamo quattro persone, così abbiamo portato tanti medicinali,
preziosi in questo Paese in cui non si trova nulla, se non (per ironia della sorte) tutte le
enormi ricchezze del sottosuolo delle quali “beneficiano”, come sappiamo, solo
coloro che gestiscono il potere nella Repubblica Democratica del Congo (ma di
“democratico” c’è solo un aggettivo!). Grazie
a Massimo ed ai volontari del Centro Missionario Medicinali, abbiamo
confezionato i medicinali che abbiamo consegnato
alle varie strutture: all’Ospedale di Padre Hugo a Kinshasa, all’Ospedale di S.
Georges a Kananga, alla maternità/ambulatorio, agli orfanotrofi di Kanjuka e di
Kamaj, ai Centri sanitari di Matamba ed alle Suore C.I.M.K.A.. Grazie, grazie a
tutti … in Congo avere dei medicinali è una vera fortuna; infatti qui si può
morire anche per banali malattie, per non parlare delle malattie gravi per
mancanza di norme igieniche elementari, di acqua e di cibo. Quest’anno, dopo
tante richieste cadute nel nulla, grazie all’interessamento del nostro socio e
carissimo amico Dr. Alvaro Ringressi, siamo riusciti ad ottenere due microscopi
donati dall’Azienda Ospedaliera di Careggi: sono stati consegnati al Centro di
Sanità di Matamba e all’Osp. San Georges di Kananga … che impresa farli arrivare integri a
destinazione, ma ce l’abbiamo fatta …
Ma veniamo ai nostri bambini, sempre tanti … ogni
anno altri orfani si aggiungono a quelli che avevamo lasciato l’anno
precedente, nel loro sguardo c'è una vena di tristezza ma al tempo stesso tanta gioia per il nostro arrivo … Tanti,
davvero tanti come l’erba dei campi, sono anche i bambini dei villaggi; molti di loro, pur avendo una famiglia, vivono nella miseria più assoluta e trovano
spesso un rifugio negli orfanotrofi per
un po’ di cibo o un indumento … Questi bambini, a cui viene negata l’infanzia,
crescono in giornate sempre uguali fatte di nulla, spesso
lavorando più o meno duramente, senza un minimo di istruzione, testimoni di un
tempo che scorre inutilmente …
Nei nostri bagagli, quest’anno, c’erano per i nostri
orfani anche vestiti che ci sono stati
donati da un ospite della casa di riposo “I Delfini” di San Donato e da altre amiche: è stata un’autentica festa,
con tanto di sfilata …
Questi indumenti, uniti a scarpe, zaini per la
scuola, palloni e lecca-lecca (donati da Matteo ed Elena in occasione del
battesimo di Diego) sono stati motivo di ulteriore gioia per i nostri bambini e
sono stati accolti da canti, balli, partite di calcio … I bambini del villaggio
sono stati attratti dai festeggiamenti ed allora abbiamo deciso: palloni e regali anche per loro … non si
vedeva la fine dei bambini..! Non ci sono parole adatte per descrivere ed
esprimere le emozioni, i pugni nello stomaco, il cuore che batte forte, nel
vedere quelle mani tese, quegli sguardi tristi e al tempo stesso pieni di
speranza: ti manca il respiro e ti senti impotente di fronte ad una realtà così
lontana dal mondo a cui siamo abituati …
Talvolta pensiamo
di aver buttato via tempo e denaro per realizzare
progetti che non rispecchiano forse le nostre aspettative, il nostro modo di
pensare europeo, ma poi quei bambini ti guardano, ti supplicano con lo sguardo,
ti dicono grazie perché comunque ti sei interessato a loro, perché almeno tu non li hai abbandonati!
Tu guardi loro e sai che l’8 settembre potranno andare nelle nuove aule che sono state costruite grazie all’aiuto
di voi tutti, li vedi felici mentre sai
che tanti bambini stanno già pensando a quale diario, quale marca di zaino,
quale tablet scegliere per il nuovo anno scolastico … loro invece dall’altra parte del mondo ti ringraziano “a
piene mani” per quello che hanno ricevuto da noi (e da voi!). Ti viene da
pensare se la felicità non sia magari nel non possedere niente ed apprezzare il
poco piuttosto che nel possedere tanto
ed accorgersi di non avere l’essenziale … Emozione grandissima è stato ricordare la piccola Gaia Iemme, a cui
è stata dedicata un’aula: in occasione della sua tragica morte, i genitori hanno devoluto 2000 euro, che sono serviti
per l’acquisto di materiale didattico, indumenti e cibo per i bambini.
Ricordiamo tutti i nostri amici che da
qualche parte del cielo vegliano sul nostro cammino verso gli altri, verso
coloro che abitano le più estreme periferie. Piccoli passi che uno dopo l’altro,
grazie al contributo di tutti Voi, stanno permettendo ai nostri bambini di
avvicinarsi a grandi traguardi come l’ istruzione, il cibo almeno una volta al
giorno e cure mediche quando necessario. Sappiamo che l’alternativa, per i
bambini affacciati su questa parte del mondo, è una realtà fatta solo di violenza, guerra, fame, sfruttamento,
mancanza dei più elementari diritti … ed allora senti più forti che mai la
passione e la determinazione che ogni anno ti portano qui ad abbracciarli, ad
ascoltarli, a farli sentire amati …
Ringraziamo anche Elena e Luca Celli che, in
occasione della Prima Comunione di Riccardo, hanno pensato a raccogliere fondi
per questi piccoli … che il Signore centuplichi ogni gesto di amore e carità …
Grazie anche
per i semi che ogni anno ci vengono donati dal Mulino di Poggio a Vico (da
Francesco, Paola e Adriana) e che
piantiamo qua e là nei villaggi: segni di vita nuova che cresce e si
rafforza.
Grazie al
contributo prezioso di Domenico e Teresa Rabiti
è stato possibile comprare zappe,
accette ed altri utensili per le donne del villaggio e la comunità dei Pigmei (che
abbiamo conosciuto l’anno passato), così da rendere meno faticoso lavorare la
terra.
Le donne: qui sono loro il cuore pulsante delle comunità, su di loro pesano i carichi
della vita … chi sa che non siano la
forza che un giorno potrà cambiare qualcosa in questo Paese…
Abbiamo visto in funzione le moto-taxi acquistate
grazie alla donazione di Agata Smeralda e di altri benefattori. Finalmente gli
insegnanti possono percepire per la prima volta un piccolo salario per il loro
lavoro ed i bambini dell’orfanotrofio possono ricevere un
pasto ogni giorno; ma anche i bambini del villaggio che "bussano" alle porte dell'orfanotrofio possono ricevere un po' di cibo o un indumento...
Quest’anno abbiamo raggiunto un altro obiettivo al quale
teniamo molto: l’adozione a distanza di
3 bambini ed un giovane universitario, iniziata già nel 2013, sta andando avanti (i contributi dei
benefattori per il loro sostegno, nel 2014,
ammontano complessivamente a 1.885 dollari, che abbiamo consegnato alle
Suore responsabili dell’orfanotrofio). Grazie a coloro che hanno dato il loro sostegno prezioso per costruire
un futuro migliore a questi giovani … Il sogno è quello di poter sostenere 40
bambini degli orfanotrofi di Kamaj e di Kanjuka, con modalità e contributi che
potranno tener conto delle possibilità di ciascuno; per questo confidiamo nel vostro impegno, nel
contributo di tutti voi, nel passaparola … Chi è interessato può ricevere
informazioni telefonandoci o inviandoci una email. Abbiamo tante foto da mostrarvi, per ognuna
una storia di abbandono, l’attesa di un futuro migliore ...
E che dire dei fondi
raccolti con i meravigliosi concerti di Reggello-Cascia e Matassino!...L’impegno di tanti bambini e dei loro insegnanti ha
reso possibile la costruzione di tre
nuove aule scolastiche terminate proprio mentre noi eravamo là … e
dove ora, seduti nei banchi acquistati
con l’aiuto di tutti Voi, tanti ragazzi stanno apprendendo ciò che potrà
consentire loro di gettare un ponte verso un futuro meno crudele. Nelson
Mandela, l’eroe d’Africa, diceva che “l’istruzione e la formazione sono le armi
più potenti che si possono utilizzare per cambiare il mondo”.
Ed ancora non possiamo non ricordare
il grande successo della cena del 2 agosto alla Pieve di Cascia, appena prima
della nostra partenza …
Siamo profondamente riconoscenti a
tutti voi che partecipate ai nostri eventi, che “ci accompagnate” nei nostri viaggi,
vi interessate dei nostri ragazzi
chiedendo notizie di loro …
Cerchiamo
sempre di non rimanere sordi alle grida di angoscia, alla tristezza degli altri
, usiamo il cuore, le orecchie, gli occhi … “La carità non deve mai guardare dietro di sé, ma sempre avanti, perché
il numero delle sue opere è sempre troppo piccolo e perché infinite sono le
miserie presenti e future che deve lenire”(Santa Francesca Cabrini).
Come narra
una vecchia favola, non abbiamo paura di
essere piccole fragili onde (“Una piccola onda se ne andava felice per il mare: era
contenta, allegra, si sentiva frizzante e potente, si abbandonava al gioco
della corrente, si lasciava increspare dal vento. Era proprio felice di essere
un'onda. Ad un certo punto vide però, laggiù in lontananza, la scogliera e poi
la spiaggia e si accorse che le altre onde, quelle che erano andate avanti, lì
si infrangevano e di loro non rimaneva più nulla. Cominciò a sentirsi triste:
se avesse potuto sarebbe tornata indietro, nel mare profondo, da dove non si
vede terra; oppure avrebbe voluto fermarsi là dove si trovava, frenare pur di
non andare avanti... Un'onda più grande le passò vicino e le chiese: "Che
ti succede? Come mai sei tanto triste?" e la piccola onda le rispose:
"Ma non vedi che fine faremo? Anche
tu che sei un'onda così grossa sei destinata a romperti laggiù." Sorrise
la grande onda e disse: " Tu non sei onda, sei oceano!").