Ma veniamo ai
nostri bambini, sempre tanti … ogni anno altri orfani si aggiungono a quelli
che avevamo lasciato l’anno precedente, nel loro sguardo c'è una vena di
tristezza ma al tempo stesso tanta gioia per il nostro arrivo … Tanti,
davvero tanti come l’erba dei campi,
sono anche i bambini dei
villaggi; molti di loro, pur avendo una
famiglia, vivono nella miseria più
assoluta e trovano spesso un rifugio
negli orfanotrofi per un po’ di cibo o un indumento … Questi bambini, a cui
viene negata l’infanzia, crescono in
giornate sempre uguali fatte di nulla, spesso lavorando più o meno
duramente, senza un minimo di istruzione, testimoni di un tempo che scorre
inutilmente …
Nei nostri
bagagli, quest’anno, c’erano per i nostri orfani anche vestiti che ci sono stati donati da un
ospite della casa di riposo “I Delfini” di San Donato e da altre amiche: è stata un’autentica
festa, con tanto di sfilata …
Questi
indumenti, uniti a scarpe, zaini per la scuola, palloni e lecca-lecca (donati
da Matteo ed Elena in occasione del battesimo di Diego) sono stati motivo di
ulteriore gioia per i nostri bambini e sono stati accolti da canti, balli,
partite di calcio … I bambini del villaggio sono stati attratti dai
festeggiamenti ed allora abbiamo deciso:
palloni e regali anche per loro … non si vedeva la fine dei bambini..!
Non ci sono parole adatte per descrivere ed esprimere le emozioni, i pugni
nello stomaco, il cuore che batte forte, nel vedere quelle mani tese, quegli
sguardi tristi e al tempo stesso pieni di speranza: ti manca il respiro e ti
senti impotente di fronte ad una realtà così lontana dal
mondo a cui siamo abituati …
Talvolta pensiamo di aver buttato via tempo e denaro per
realizzare progetti che non rispecchiano forse le nostre aspettative, il nostro
modo di pensare europeo, ma poi quei bambini ti guardano, ti supplicano con lo
sguardo, ti dicono grazie perché comunque ti sei interessato a loro, perché almeno tu non li hai
abbandonati! Tu guardi loro e sai che l’8 settembre potranno andare nelle
nuove aule che sono state costruite
grazie all’aiuto di voi tutti, li vedi
felici mentre sai che tanti bambini stanno già pensando a quale diario, quale
marca di zaino, quale tablet scegliere per il nuovo anno scolastico … loro
invece dall’altra parte del mondo ti
ringraziano “a piene mani” per quello che hanno ricevuto da noi (e da voi!). Ti
viene da pensare se la felicità non sia magari nel non possedere niente ed
apprezzare il poco piuttosto che nel possedere tanto ed accorgersi di non avere l’essenziale …
Emozione grandissima è stato ricordare
la piccola Gaia Iemme, a cui è stata dedicata un’aula: in occasione della sua
tragica morte, i genitori hanno devoluto
2000 euro, che sono serviti per l’acquisto di materiale didattico, indumenti e
cibo per i bambini. Ricordiamo tutti i
nostri amici che da qualche parte del cielo vegliano sul nostro cammino verso
gli altri, verso coloro che abitano le più estreme periferie. Piccoli passi che
uno dopo l’altro, grazie al contributo di tutti Voi, stanno permettendo ai
nostri bambini di avvicinarsi a grandi traguardi come l’ istruzione, il cibo
almeno una volta al giorno e cure mediche quando necessario. Sappiamo che
l’alternativa, per i bambini affacciati su questa parte del mondo, è una realtà
fatta solo di violenza, guerra, fame,
sfruttamento, mancanza dei più elementari diritti … ed allora senti più forti che
mai la passione e la determinazione che ogni anno ti portano qui ad
abbracciarli, ad ascoltarli, a farli sentire amati …
Ringraziamo
anche Elena e Luca Celli che, in occasione della Prima Comunione di Riccardo,
hanno pensato a raccogliere fondi per questi piccoli … che il Signore
centuplichi ogni gesto di amore e carità …
Grazie anche per i semi che ogni anno ci
vengono donati dal Mulino di Poggio a Vico (da Francesco, Paola e Adriana) e
che piantiamo qua e là nei villaggi:
segni di vita nuova che cresce e si rafforza.
Grazie al contributo prezioso di Domenico e
Teresa Rabiti è stato possibile comprare zappe, accette ed altri utensili per
le donne del villaggio e la comunità dei Pigmei (che abbiamo conosciuto l’anno
passato), così da rendere meno faticoso lavorare la terra.
Le donne: qui sono
loro il cuore pulsante delle comunità,
su di loro pesano i carichi della vita …
chi sa che non siano la forza che un giorno potrà cambiare qualcosa in
questo Paese…
Abbiamo visto
in funzione le moto-taxi acquistate grazie alla donazione di Agata Smeralda e
di altri benefattori. Finalmente gli insegnanti possono percepire per la prima
volta un piccolo salario per il loro lavoro ed i bambini dell’orfanotrofio
possono ricevere un pasto ogni giorno; ma anche i bambini del villaggio che
"bussano" alle porte dell'orfanotrofio possono ricevere un po' di
cibo o un indumento...
Quest’anno abbiamo
raggiunto un altro obiettivo al quale teniamo molto: l’adozione a distanza di 3 bambini ed un giovane universitario,
iniziata già nel 2013, sta andando
avanti (i contributi dei benefattori per il loro sostegno, nel 2014, ammontano complessivamente a 1.885 dollari,
che abbiamo consegnato alle Suore responsabili dell’orfanotrofio). Grazie a
coloro che hanno dato il loro sostegno
prezioso per costruire un futuro migliore a questi giovani … Il sogno è quello
di poter sostenere 40 bambini degli orfanotrofi di Kamaj e di Kanjuka, con modalità
e contributi che potranno tener conto delle possibilità di ciascuno; per questo confidiamo nel vostro impegno, nel
contributo di tutti voi, nel passaparola … Chi è interessato può ricevere
informazioni telefonandoci o inviandoci una email. Abbiamo tante foto da mostrarvi, per ognuna una
storia di abbandono, l’attesa di un futuro migliore ...
E che dire dei fondi raccolti con i meravigliosi concerti di
Reggello-Cascia e Matassino!...L’impegno
di tanti bambini e dei loro insegnanti ha reso possibile la costruzione
di tre nuove aule scolastiche terminate proprio mentre noi eravamo là … e
dove ora, seduti nei banchi acquistati
con l’aiuto di tutti Voi, tanti ragazzi stanno apprendendo ciò che potrà
consentire loro di gettare un ponte verso un futuro meno crudele. Nelson
Mandela, l’eroe d’Africa, diceva che “l’istruzione e la formazione sono le armi
più potenti che si possono utilizzare per cambiare il mondo”.
Ed ancora non possiamo non ricordare il grande successo della
cena del 2 agosto alla Pieve di Cascia, appena prima della nostra partenza
…
Siamo profondamente riconoscenti a tutti voi
che partecipate ai nostri eventi, che “ci accompagnate” nei nostri viaggi, vi
interessate dei nostri ragazzi chiedendo
notizie di loro …
Cerchiamo
sempre di non rimanere sordi alle grida di angoscia, alla tristezza degli altri
, usiamo il cuore, le orecchie, gli occhi … “La carità non deve mai guardare dietro di sé, ma sempre avanti, perché
il numero delle sue opere è sempre troppo piccolo e perché infinite sono le
miserie presenti e future che deve lenire”(Santa Francesca Cabrini).
Come narra
una vecchia favola, non abbiamo paura di
essere piccole fragili onde (“Una piccola onda se ne andava felice per il
mare: era contenta, allegra, si sentiva frizzante e potente, si abbandonava al
gioco della corrente, si lasciava increspare dal vento. Era proprio felice di
essere un'onda. Ad un certo punto vide però, laggiù in lontananza, la scogliera
e poi la spiaggia e si accorse che le altre onde, quelle che erano andate
avanti, lì si infrangevano e di loro non rimaneva più nulla. Cominciò a
sentirsi triste: se avesse potuto sarebbe tornata indietro, nel mare profondo,
da dove non si vede terra; oppure avrebbe voluto fermarsi là dove si trovava,
frenare pur di non andare avanti... Un'onda più grande le passò vicino e le
chiese: "Che ti succede? Come mai sei tanto triste?" e la piccola
onda le rispose: "Ma non vedi che fine faremo? Anche tu che sei un'onda
così grossa sei destinata a romperti laggiù." Sorrise la grande onda e
disse: " Tu non sei onda, sei oceano!").
Alcuni ragazzi e bambini dell'orfanotrofio di Kamaj e di Kajuka con le volontarie